Ogni documento web viene “letto” dai bot dei motori di ricerca, che periodicamente percorrono in lungo e in largo il tuo sito. I contenuti scansionati vengono successivamente assorbiti negli indici di Google. Quando si compie questo processo abbiamo l’indicizzazione di un documento web.
La frequenza di scansione dipende da tre fattori, che sono:
- Frequenza di aggiornamento dei contenuti web
- Popolarità del sito web
- Velocità e prestazioni del server
Un giornale online, cioè un sito web che per sua natura viene aggiornato spesso, tenderà ad avere una scansione molto frequente dei suoi articoli, se però non è granché popolare e visitato, tale scansione non sarà certo veloce come avviene per il sito di Repubblica, la cui homepage viene riassorbita all’incirca ogni 3 / 4 ore negli indici di Google. Puoi verificarlo semplicemente utilizzando l’operatore di ricerca “cache:”
Allo stesso tempo il sito di Apple, che non viene aggiornato spesso quanto quello di un giornale online, presenta comunque tempi di scansione molto veloci, per via della sua enorme popolarità.
In questo ragionamento entra di prepotenza anche il server che ospita il sito web, le cui risorse dovrebbero essere sufficienti a garantire una scansione naturale del sito. Attraverso lo strumento statistiche di scansione, è ad esempio possibile vedere facilmente quanto un cambio di server possa incidere sui meccanismi di scansione di un sito web. Vediamo in dettaglio.
Il primo dei tre grafici, mostra il numero di pagine sottoposte a scansione giornalmente, il secondo indica su base numerica i Kilobyte scaricati, mentre il terzo riguarda proprio il server ed è relativo al tempo necessario al bot per scaricare una pagina web.
Il grafico appena mostrato indica in modo chiaro una relazione inversamente proporzionale tra numero di kilobyte / pagine scansionate e tempo necessario al bot per scaricare una pagina web.
Nello specifico il sito in questione è stato migrato da un server condiviso ad un VPS su Flamenetworks. Questo però non vuole essere un articolo promozionale, perché in realtà non è l’hosting provider a fare la differenza, ma il servizio hosting scelto. Si tratta in sostanza di capire quali siano le necessità in termini di risorse per un progetto web e procurarsele, quale che sia il maintainer che offre tali servizi.
Conclusioni
Quanto più i tempi di apertura di pagina sono rapidi e l’architettura del sito verticalizza i link interni sui contenuti business, tanto più frequente sarà il processo di scansione e di conseguenza la probabilità che Google assegni valore alle pagine web più rilevanti del sito.
Va da sé che per l’ottimizzazione seo, la velocità da sola non basta, perché i fattori legati alla popolarità ed alla significazione sono sempre più sviluppati e pesanti, ma in un’ottica olistica, la SEO deve tener conto della qualità dei contenuti come della velocità del server.
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